E’ un tenero virgulto, grondante di rugiada
che questa notte ha avuto freddo e paura,
ch’è stato tormentato dal vento gelido del nord
che si aggrappa come può al resto della pianta,
sembra quasi un neonato in cerca del seno materno.
Si difende come può, è solo contro tutti
ma lui sa che il buio è suo amico e lo protegge,
lui sa che il futuro vivrà in lui
e quando l’estasi d’ un giorno di sole lo solleverà,
sarà uno spettacolo indescrivibile il suo aspetto,
sfolgorante, rigoglioso, ricolmo di fiori
e poi ancora, tornerà la notte
ed il freddo ed il gelo….ma non avrà più paura,
sarà forte e la sua possanza chiederà rispetto,
e gli altri virgulti si rifugeranno sotto di lui
per essere protetti dalle intemperie di questa vita.
Ogni persona è come un virgulto indifeso,
il difficile è superare la prima notte di gelo.
28 settembre 2004
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